28.10.05

Musica per tutti

Cara Adele, sono un tuo assiduo lettore. Mi kiamo SubSuono. Avrei una cosa molto importante da chiederti. Non è ke sai come si fa a levare la protezione magnetica dei cd nei negozi?
Tieni botta, sorella.
SubSuono

Caro SubSuono,
lo so che non dovrei agevolarti sulla strada dell'illegalità, ma il mio cuore compassionevole non resiste al tuo appello di giovane uomo economicamente sfavorito o diversamente morale.

Metodo Muciaccia: procurati della colla vinilica, un cartoncino bristol colorato, un pennarello, un nastro colorato. Una volta nel negozio estrai i tuoi materiali e disponili in buon oridine sul bancone.
Con le forbici (angoli smussati, mi raccomando) ritaglia una sagoma rettangolare della grandezza di una cartolina. Ritaglia un pezzo di nastro colorato, coprilo di colla vinilica e attaccalo al bordo del cartoncino. Quindi usa il pennarello colorato per scrivere sul tuo cartoncino la frase: "Mi leveresti la protezione magnetica?".
Aggiungi qualche stellina e cuoricino per fare simpatia.
A questo punto estrai la pistola che tieni nello zaino e mostrala insieme al cartoncino al commesso del negozio: ti garantisco che l'antiscippo non sarà più un problema!

27.10.05

Una proposta concreta

Cara Adele, ti scrivo per sapere come gestire un problema relativamente banale, ma per me molto importante.
Devi sapere che (modestamente) ricopro da poco, nuovamente, una carica molto importante a livello nazionale. Non posso essere più preciso. Il mio problema è che dovendo stabilire alcune linee guida per la finanziaria 2006, la mia compagna mi sta chiedendo in modo molto pressante di introdurre la de - tassazione dei collant, quelli tutti colorati che sembrano difettosi.
Io le dico che purtroppo ho sul collo tutta una serie di personalità (non posso essere più preciso), per cui non so se sarà possibile. Lei abbozza, ma sono quasi 10 giorni che non mi prepara più il riso coi piselli, il mo piatto preferito.

Io vorrei spiegarle che ho delle responsabilità, ma non voglio apparire debole. In più, i miei compagni di partito ai raduni tra una salsiccia e l'altra mi scherniscono apertamente ("Allora, il signovino ha finito di studiave??"). Mi sto innervosendo.
Aiutami, ti prego.Giulio54



Caro Giulio, scusa se ho tardato a risponderti ma anch'io ogni tanto devo studiare i casi con una certa attenzione prima di pronunciarmi.
Dopo 5 profondi secondi di concentrazione sono giunta alla seguente conclusione: sii uomo! Capisco benissimo che rinunciare al riso ai piselli significa abbassare in modo irrimediabile la qualità della tua vita. Ma una decisione così importante non può essere affidata al momento e alle suggestioni della tua amabile compagna.

Se davvero vuoi presentare una proposta devi quanto meno documentarti bene ed essere pronto a far fronte all'inevitabile lista di emendamenti.
Nelle maglie della tua proposta potrebbero celarsi palesi inequità e veri e propri affronti al popolo che ti ha eletto. Mai e a nessun costo potrai permettere che le calze a righe verticali siano pagate con le tasse dei cittadini. Chi vuole indulgere in questi viziosi piaceri che la morale comune non può tollerare, lo faccia per suo proprio conto e a sue proprie spese.
Caso opposto per i calzini di lana a righe orizzontali: qui una semplice de tassazione è un mezzo inadeguato a promuovere l'utilizzo e la diffusione di un accessorio fondamentale.

Caro Giulio, resisti ai ricatti della tua signora e ricorda: studiave, studiave, studiave!

19.10.05

Adele, Mòderati!

Cara Adele, raccolgo l'invito del presidente del consiglio e domando: ma com'è che cancelli dei commenti?

bondino

Caro bondino, tranquillo, elimino solo i commenti duplicati e lo spam puro. Se mi scrivete che amate Adele e volete un figlio da lei sarà mia cura lasciare il vostro commento per esporvi alla pubblica ammirazione

14.10.05

Vegetables

Cara Adele, chi ti scrive è una donna disperata. Io ho sempre pensato che la mia vita con M. fosse perfetta, piena,appagante. Mai una discussione seria (in tutti i sensi), mai unavisione che non fosse meno che sovrapponibile sulle cose importanti. Fino a ieri. Il mondo ha smesso di girare per l'ora di cena. Premetto che forse in questo periodo non solo sono il massimo dellaserenità, ma ritengo di avere un equilibrio perfetto. Non è superbia, ma ritengo di essere di gran lunga la persona più ragionevole ed appunto equilibrata che conosca.
Ieri sera M. mi porta dei fiori, 12 rose rosse, che adoravo - Dio,come mi sembra ipocrita quel gesto adesso -, e prima di cena le sistema in un vaso di cristallo che ci eravamo comprati circa un mese fa. Era molto elegante, aveva su la camicia che sa che adoro (misembra di sentire quello che pensi, cara Adele, ora lo so anch'io, ma solo ieri mi sembravano attenzioni speciali, non ne vedevo l'inganno). Ci sediamo a tavola, e io avevo preparato la parmigiana di melanzane, il mio piatto preferito. E di colpo il mondo si fa grigio: faccio perservirgliene una porzione, e lui mi guarda negli occhi, sorride appena- che rabbia, lo so - e mi dice "No, grazie, C., ricordi che sono allergico alle melanzane? Ma non importa, tu mangia pure, io mi preparo qualcosa, non preoccuparti".
Non ci volevo credere. Anni di vita in comune spazzati via, come un uragano tropicale. E senza neanche il coraggio di parlare apertamente, tirando in ballo un'allergia - ti viene in mente un motivo più banale? Una fredda disfunzione! Potrà anche essere vero che da bambino fosse entrato in coma per una melanzana, non discuto, ma questo che cosa c'entra con il nostro Amore? E poi cosa vuol dire, "tu mangia pure, io mi preparo qualcos'altro"? A quel punto se non sei un vigliacco dimmi direttamente "Mi fai schifo come donna, come compagna, come madre", abbi questo coraggio almeno, me lo devi!!
A quel punto non ho trovato di meglio che abbozzare, e mi è venuto spontaneo (so che sono stata anche troppo controllata, ma Adele cerca di comprendere il mio sgomento, non sono stata capace di reagire come avrei dovuto) colpirlo con un centrotavola di alabastro.
Adesso, ìche i medici l'hanno portato via, mi sento vuota, tradita e ferita. M., mentre lo caricavano in ambulanza, mi ha sorriso e mi ha detto "Non preoccuparti, non è nulla", poi è svenuto. Io non posso sopportare, come puoi capire, altri inganni.
Ti prego, dimmi che devo fare

Cucurbitacea 73


Cara Cucurbitacea, ho dovuto rileggere due volte la tua lettera per essere certa di aver capito bene. E' chiaro che hai commesso un imperdonabile errore, mi stupisco di te.
Ma insomma! E' chiaro che non puoi agire solo sulla base dei tuoi desideri! Ogni pasto va preparato tenendo conto dell'equilibrio tra fattori nutruizionali, complessi vitaminici ed esigenze individuali. Certo, è già ammirevole che tu prepari personalmente il pasto di tuo marito senza cedere alla tentazione delle scatolette, ma questo non ti esime dal tenere conto dei suoi bisogni. Vuoi aspettare a preoccupartene che gli cadano tutti i capelli? Soprassiedo sul ricorso alla violenza fisica che disapprovo in ogni caso come scorciatoia di comodo. Se ricorri alla maniere forti è chiaro che non hai saputo impostare una corretta educazione di tuo marito. A questo punto mi domando quante volte al giorno tu lo porti fuori. Non sarai mica una di quelle che "solo la sera e se lo faccia bastare". Il tuo egoismo può provocargli danni consistenti, Te ne rendi conto? Poi non ti puoi lamentare se ti sparge giornali e calzini per tutta la casa, come legittimo segnale di disagio. Poi l'ambulanza mi sembra francamente eccessiva e fa sorgere il sospetto che tu abbia trascurato le visite mensili dal medico. Gli hai fatto fare le vaccinazioni e l'antiparassitario?
E' facile dire "amo gli uomini", ma se decidi di portartene uno in casa devi trovare il tempo di occupartene e dargli l'amore e le cure di cui ha bisogno.
Ricordati sempre che non ci sono cattivi mariti, ci sono solo mogli distratte

13.10.05

Amore e pregiudizi

Cara Adele,
questa mail è molto particolare. Ti scrivo infatti da una casa circondariale, in regime di limitazione della mia libertà personale. Il motivo per cui ti scrivo è legato a un evento, tristemente noto in Italia, che ha coinvolto me e una persona a cui tengo tanto, di cui indicherò solo le iniziali (L. E.).La gente non capisce, Adele. Siamo stati trovati insieme, io e L., in condizioni particolari, e subito sono formulati giudizi che mi fanno soffrire terribilmente.
Gente che diceva: "Ma come, il nipote di G. A., proprietario della F. e padrone di mezza Italia, che viene trovato così?? E con quella/o lì, poi!" (che sarei io, ovviamente).
La gente non capisce il nostro amore, e temo di perdere L. per questo. Cosa devo fare, Adele? Cercare di dimenticarlo?

Patrizia '65

Cara Patrizia,
ti sono vicina in questo tuo momento di dolore. Ignoro i fatti a cui ti riferisci (sai, mi piace interessarmi anche dei piccoli fatti di cronaca come il terremoto pakistano, la riforma della legge elettorale, i kamikaze iracheni e a volte tutto ciò mi distrae dai fatti importanti) ma non ci va un genio per capire al volo che la tua situazione è insopportabilmente ingiusta.
L'amore non dovrebbe conoscere vergogna, nè pregiudizio, nè condanna, nè calzini bianchi con la riga.
Questo sentimento che ti lega a L. non può essere sporcato dalle dicerie della gente. Se ne dubiti, fai danno a te e al tuo amato che, sono sicura, in questo momento ti sta pensando tanto.
Il mio consiglio è di stringerti agli affetti più cari e solidi come la famiglia (la sua), concentrarti sulla tua vita e dare il meglio di te al lavoro, anche lì dove sei.
Tutto questo saprà darti la forza di superare il brutto momento e, a tempo debito e pena scontata, tornare insieme al tuo amore.

7.10.05

Questo triste mondo malato

Cara Adele, ho un problema che mi affligge. Conosco un sacco di persone intelligenti e simpatiche e alcune di queste sono mie amiche. Però spesso quando tento di metterle assieme succedono disastri. Forse esagero, ma pensavo che potessero avere qualche comun denominatore tra cui il numero di neuroni e l'ironia, invece capita che arrivino al punto di strapparsi quasi i capelli e arrivare a certe bassezze che proprio mi avviliscono.
Tu cosa ne dici?

Ingenua'74


Cara Ingenua, quando la gente si diverte a massacrarsi c'è poco da fare.
Ecco una lista di cose di cui preoccuparsi con più costrutto:
- la miniatura medievale
- la sindrome dell'alluce valgo
- il proliferare delle scorie cosmiche
- lo spegnimento del sole tra un fantastilione di anni
- le sniffate di Kate Moss
- le sniffate di Paolo Calissano
- la nuova linea di specchietti portatili per vip cocainomani
- il dramma dei portatori sani di alitosi
- l'estinzione del criptopuzzo, insetto delle Antille noto per la sua delicata fragranza
- Bobo Craxi ( e qui non bisogna aggiungere altro)
Fammi sapere se ti serve la lista completa, te la spediscono nei suoi comodi 5 volumi

Qui potete trovare un contributo audio video giuntomi da Bombay

5.10.05

Senza casa

Cara Adele non ti scrivo per un problema di cuore ma di alloggio.
In questa dannata città è impossibile comprare una casa senza lasciare un rene in acconto!
In fondo non pretendo molto, eppure trovo solo splendidi alloggi... a 120 km dal centro dopo un comodo sterrato, oppure favolosi loft che si rivelano officine meccaniche neanche tanto in disuso. Sono alla frutta, inizio a pensare che non troverò mai un tetto per quel che è rimasto della mia testa dopo tutte queste notti all'addiaccio.
Cosa mi suggerisci?

Homeless'74


Caro Homeless sono pronta ad affrontare tutte le crisi peggiori: corna, travagli d'amore, drammi familiari, tragedie tessili, angosce lavorative... ma anche Adele ha dei limiti, e tu ne hai appena trovato uno.
Hai presente quella pubblicità in cui l'alieno chiama una nota agenzia immobiliare e trova subito casa? Ti sei mai chiesto perché non fosse un geometra di Modena? Perché solo un essere di un altro pianeta, dotato di poteri sconosciuti agli umani, potrebbe avere la pazienza di trattare con questa gente e riuscire a spuntarla.
Eppure le case esistono, la gente ci abita e prima o poi muore o se ne va e quando muore o se ne va le libera. Capire che fine fanno a questo punto è come cercare il compagno di un calzino orfano in casa: tu sai che è da qualche parte ma nn scoprirai mai dove.
Forse, come i calzini, le case libere a prezzo sensato finiscono in una dimensione parallela. Un mondo bellissimo dove non esistono agenti immobiliari e ci sono così tanti alloggi che la gente cambia casa ad ogni stagione, per approfittare dell'esposizione migliore.
Caro Homeless forse un giorno ti addormenterai accanto a un calzino e ti risveglierai in quel mondo (nel caso, mi manca all'appello una calza a righe fucsia e nere)